Anche quest'anno la Fiera di Verona ha ospitato dal 30 settembre al 3 ottobre il “Marmomacc”, fiera internazionale del settore marmo lapideo, una delle eccellenze del made Italy, giunta alla sua cinquantesima edizione.
Una signora di mezza età che sa guardare al futuro, pronta al rinnovamento e che soprattutto sa scommettere sul futuro. Il principio è il mercato globale, anche i paesi emergenti nel settore hanno acquisito oramai un loro spazio.
La parola marmo deriva dal greco antico e significa "pietra splendente"; è una roccia "metamorfica" e potremmo dire che è il risultato grezzo di un divenire continuo lavorato dall'uomo.
Il marmo parla e trasmette, questa è la capacità manifatturiera dell'uomo che interpreta. Questo è ciò che si è potuto ammirare girando fra i padiglioni della fiera. Marmo lavorato, intagliato, piegato, soggiogato da esperte maestranze, assemblato in forme artistiche.
In contemporanea alla 50^ edizione di “Marmomacc”, per il secondo anno, presso il Palaexpo della Fiera di Verona, si è tenuto “Abitare il tempo” salone rivolto agli operatori dell'interior design e del contract. Un'occasione per i produttori di arredo di promuovere materiali innovativi e design di interni.
Si passeggia fra gli stand, la mano che sfiora il piano di un mobile, lo sguardo che coglie il profilo di un tavolo, la curiosità di un tessuto innovativo e la bellezza di un vetro lavorato.
Tra le novità di questa edizione di Abitare il Tempo, Living Under 20, stand tematici dedicati ai giovani, non solo di oggi ma anche di domani. Progetti di arredo attenti alle esigenze e alle passioni dei giovani.
Un successo per entrambe le manifestazioni, che hanno visto nel made in Italy un eccellente padrone di casa