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Monday, 21 September 2020 00:00

I DUE VOLTI DI PATTY PRAVO AL TEATRO ROMANO DI VERONA

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La suggestiva cornice del Teatro Romano è stata travolta da un'onda anomala di nome Patty Pravo, che ha scelto Verona per chiudere il tour estivo ".....La cambio io la vita che...".

Un concerto particolare, organizzato da Azzurra Music nota etichetta discografica, che ha visto nella prima parte la Ragazza del Piper, accompagnata dall'Orchestra dei Colli Morenici diretta da Mauro Ottolini, cantare brani di Leo Ferrè "Piccino", "Col tempo" di Jaques Brel "Canzone degli Amanti" (testo italiano di Sergio Bardotti e Duilio Delprete), "Non andare via" (adattamento in italiano di Gino Paoli di "Ne me quitte pas"), "A Modo mio" cover di My Way di Frank Sinatra, "Tutt'al più" (Franco Migliacci e Piero Pintucci, "Dove andranno i nostri fiori" cover di Where Have All The Flowers Gone? scritta dal cantautore statunitense Pete Seeger e interpretata da Marlene Dietrich.

Il la al concerto è stato dato dalla cantante che, con voce fuori campo, ha recitato la prima strofa di "Concerto per Patty" per poi accedere sul palco serafica ed eterea, in abito nero, capelli raccolti.

Patty Pravo è prima di tutto un'icona, l'accordo con l'orchestra non è tra i migliori, i maestri compensano qualche indecisione della cantante, ma alla fine del brano il pubblico, che ha riempito ogni angolo del Teatro Romano, in maggioranza una versione “over-fan”, è in delirio da standing ovation, perchè ormai è amore vero quello che lega la cantante al suo pubblico, che le dedica proclami chiamandola sempre “Nicoletta”.

Una sistemazione non molto felice del palco, ha impedito a metà del pubblico di vedere “Patty”, coperta dalla postazione del maestro Ottolini, che con intelligente goliardia, ogni tanto girovagava per il palco.

La seconda parte ha visto una Patty Pravo sicuramente più a suo agio nei brani, tanto da sfoggiare una voce che inizialmente sembrava non le appartenesse più.

La Ragazza del Piper è sfrontata nel parlare con il pubblico, che ora la può ammirare in toto, perchè il palco è tutto suo e della band.

I pezzi proposti sono ormai nel “dna” della cantante e dei presenti: "La Bambola" (1970 -Ruggero Cini-Franco Migliacci- Bruno Zambrini), "Se perdo Te" (1967 - cover del brano The Time Has Come - Paul Korda e tradotta in italiano da Sergio Bardotti), "Orient Express" (2004 - Nicoletta Strambelli-Edoardo Massimi-David Gionfreddo-Claudio Clementi), "E dimmi che non vuoi morire"  (1997 - Vasco Rossi testo e Roberto Ferri-Gaetano Curreri musica), "La Viaggiatrice - Bisanzio" (1989 - Paolo Dossena-Patty Pravo-Tony Carnevale), "Cieli Immensi" (2016 - Fortunato Zampaglione), "Nuvole" (2016 - Gianni Skip), "Pensiero Stupendo" (1978 - Ivano Fossati-Oscar Prudente), "Pazza Idea" (1973 - Maurizio Monti-Giovanni Ullu-Paolo Dossena).

Ovazione da stadio alla fine del concerto, perchè al suo pubblico non importa se le esecuzioni non sono state perfette, Nicoletta è Nicoletta.

Read 16973 times Last modified on Thursday, 30 March 2023 22:38
Cinzia Bighellini

Dalle arti marziali ai cartoons, insaziabile curiosa, ascolto il mondo che mi circonda in tutte le sue sfumature esprimendolo attraverso la scrittura, mia grande passione da sempre.

Website: www.radiogarda.fm

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